Il secondo sacerdote GAM : DON BRUNO BUSULINI

il ricordo dei sabra gam

Accanto alla figura di Don Carlo i giovani G.A.M. conservano, luminoso nel cuore, il ricordo di Don Bruno. Chi vedeva Don Bruno per la prima volta avvertiva subito di trovarsi davanti ad un uomo forte, dalla personalità decisa. Ma andando avanti scopriva che dietro questa prima impressione si nascondeva un cuore caldo e sensibilissimo, tutto trasparenza, capace di accogliere le confidenze di centinaia di giovani in tutt’Italia.
Sì, Don Bruno, davvero per i Sabra G.A.M. sei stato un albero maestoso; tutti si sono rifugiati alla tua ombra. Sei stato quell’albero nato dal piccolo seme che era Don Carlo. Don Carlo ha messo le radici, tu ne sei stato il fusto, forte e robusto; altri saranno i frutti di quest’albero meraviglioso. Grazie Don Bruno, grazie della tua preziosa esistenza e presenza in mezzo ai giovani, che, certi di rivederti un giorno, ti dicono: “Arrivederci, Don Bruno, arrivederci in Paradiso!”.



Il ricordo di mons. Nicolini

«Don Bruno era l’uomo dell’ascolto, il discepolo, colui che ascolta per imparare, per assimilare, per trasmettere. Un tipo di ascolto che veniva dalla sua elevata statura intellettuale, d’uomo di cattedra, uomo di letteratura, uomo di scienza matematica che ha saputo aggregare la sua cultura alla sua realtà sacerdotale …
Don Bruno, sacerdote nel senso vero, nel senso pieno della parola, totalmente dedito alla sua missione, totalmente attaccato alla sua vocazione, tutto pervaso dall’ideale che aveva ricevuto da Don Carlo De Ambrogio, tutto proiettato nella scena della Chiesa del nostro tempo, nell’attaccamento profondo alla sua Gerarchia, veramente dedito all’evangelizzazione secondo le direttive del supremo Magistero e dell’Episcopato» (Mons. Giulio Nicolini).


PAGELLINA in ricordo di don Bruno

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